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Tumore maligno primitivo che origina dall’epitelio biliare

  • È il secondo tumore primitivo del fegato (10-15%) dopo l’epatocarcinoma
  • Rappresenta circa il 3% delle neoplasie maligne del tratto gastroenterico
  • La sopravvivenza a 5 anni è inferiore al 10%
  • Solo un terzo dei pazienti alla diagnosi è candidabile ad un trattamento radicale

Condizioni predisponenti

  • Clonorchiasi (parassitosi)
    • in Asia la frequenza è 10 volte maggiore
      • a causa dell’alta prevalenza di infezioni croniche delle vie biliari
  • Colangite sclerosante
  • Calcolosi intraepatica
  • Malattia di Caroli
  • Coledococele

Sintomi predominanti

  • Ittero ostruttivo (90%)
  • Prurito (60%)
  • Dolore (40%)
  • Febbre (25%)

Tipo di crescita macroscopica

  • Nodulare (mass-forming)
  • Sclerosante (periductal infiltrating)
  • Papillare (intraductal growth)
  • Forme miste

Istologia

  • Adenocarcinomi ben differenziati > 95%
  • Altri istotipi: adenocarcinoma Papillare, intestinal type, mucinous, cellule chiare, anello con castone, indifferenziati

Sede anatomica

  • CC Intraepatico (CCI o Periferico): origina dai dotti periferici prossimalmente alle diramazioni duttali secondarie e costituisce il 5-10% dei CC.
  • CC Extraepatico (CCE)
    • CC distale (CCD): origina distalmente all’inserzione del dotto cistico
    • CC perilare (CCP) o tumore di Klatskin: origina dalla confluenza, è il più frequente (40-60%)

Obiettivi Imaging

  1. Diagnosi e identificazione del tumore
    • La diagnosi radiologica non è sempre agevole
      • a causa della scarsa specificità dei rilievi all’imaging
    • l’enhancement in fase tardiva alla TC abbia importante valore diagnostico
    • viente indicata la RM e EUS come principali indagini diagnostiche,
      • invece tutte le altre metodiche (TC,PET,PET-TC) dovrebbero essere usate per lo staging
  2. Stadiazione
  3. Giudizio di resecabilità: Bilancio di estensione
  4. Pianificazione terapeutica: Radicale chirurgica, Palliativa endoscopica o percutanea, Tipizzazione, Estensione intraparenchimale, Invasione biliare, Invasione vascolare

US – Colangiocarcinoma Intraepatico o Periferico

  • nodulo periferico
  • grosse dimensioni
  • tendenza ad infiltrare i dotti biliari
    • causare dilatazione intraepatica isolata
  • ecostruttura disomogenea
  • CEUS: massa ipovascolare con non costante potenziamento contrastografico tardivo periferico
  • Eco-Doppler: massa ipovascolare

TC – Colangiocarcinoma Intraepatico o Periferico

  • enhancement periferico irregolare
    • con progressivo enhancement centripeto tardivo a 5’min
    • molti noduli sono scarsamente vascolarizzati (ipo) in tutte le fasi
      • altri presentano enhancement periferico in arteriosa
      • altri presentano parziale enhancement in portale e in fase di esquilibrio (tardiva)
  • retrazione della capsula (> 21% dei pz)
  • dilatazione vie biliari interne a monte
  • presenza di noduli satelliti
  • encasement vascolare
    • senza presenza di trombo

RM – Colangiocarcinoma Intraepatico o Periferico

  • mdc epatospecifico
    • nella fase epato-biliare il colangioCa è ipointenso rispetto al parenchima circostante con i seguenti vantaggi:
      • migliore demarcazione della lesione
      • migliore definizione margini resezione
      • migliore identificazione dei noduli satelliti e delle metastasi

US – Colangiocarcinoma Centrale o Perilare o della confluenza o Tumore di Klatskin

  • massa ilare non sempre evidente
  • a margini mal definiti
  • separazione dotto epatico Dx e Sn
    • con dilatazione delle VBI
  • VBP non dilatata
  • atrofia lobare
  • invasione vascolare

TC – Colangiocarcinoma Centrale o Perilare o della confluenza o Tumore di Klatskin

  • inspessimento pareti duttali (> 2 mm)
  • stenosi o completa ostruzione del dotto
    • a volte difficilmente distinguibili da quelle benigne di solito più corte
      • infiammatorie
      • post traumatiche
  • enhancement delle pareti duttali in fase arteriosa e/o portale
  • infiltrazione del tessuto adiposo periduttale
  • metastasi linfonodali relativamente frequente

RM – Colangiocarcinoma Intraepatico o Periferico

  • In molti Centri la RM con CPRM rappresenta l’indagine di scelta
    • meno invasiva della TC ( no radiazioni ionizzanti)
    • più idonea alla visualizzazione del coinvolgimento dei dotti periferici

  • inspessimento pareti duttali (> 2 mm), associato a
    • stenosi
    • oppure completa ostruzione del dotto
  • Comportamento contrastografico analogo alla TC :
  • enhancement delle pareti duttali in fase arteriosa e/o portale
  • VANTAGGI vs TC
    • MdC epato-specifico incrementa:
      • identificazione del CCE
      • identificazione delle mts intraepatiche

Colangio-RM – Colangiocarcinoma Intraepatico o Periferico

  • Valuta l’estensione biliare della neoplasia
  • Indica l’approccio più idoneo per l’eventuale approccio percutaneo ed il numero dei drenaggi

Giudizio di resecabilità

I più significativi criteri di resecabilità sono:

  • l’estensione del tumore lungo l’albero biliare
  • la quota di parenchima epatico coinvolto
  • l’invasione vascolare
  • l’atrofia lobare
  • la presenza di metastasi
  • la carcinosi peritoneale
  • Operabile
    • Estensione unilaterale rami biliari 2° ordine
    • Infiltrazione portale e/o arteriosa omolaterale
    • Atrofia lobo omolaterale
    • Infiltrazione confluenza portale
    • N+ regionali
  • Non operabile
    • Fegato cirrotico
    • Estensione bilaterale rami biliari 2° ordine
    • Infiltrazione tronco comune vena porta
    • Infiltrazione arteriosa (?)
    • Atrofia lobare controlaterale
    • M+ a distanza

Metastasi linfonodali

  • Linfonodi che non rappresentano una controindicazione all’intervento (N1)
    • del dotto cistico
    • pericoledocici
    • ilari
    • periportali
      • entro il ligamento epato-duodenale
  • Linfonodi che sono ritenuti una controindicazione alla resezione potenzialmente curativa (N2)
    • peripancreatici
    • periduodenali
    • celiaci
    • mesenterici superiori
    • pancreatico-duodenali posteriori
  • Linfonodi che rappresentano una controindicazione all’intervento (M1)
    • inter-porto-cavali

Metastasi a distanza

  • Fegato
  • Peritoneo
  • Polmone
  • Osso

  • Ringe K al.
    Radiological diagnosis in cholangiocarcinoma: Application of computed tomography, magnetic resonance imaging, and positron emission tomography Best Practice & Research Clinical
    Gastroenterology 29 (2015) 253e265