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Descrizione

  • I criteri mRECIST per la valutazione della risposta alla terapia sono stati sviluppati a partire dai criteri RECIST 1.1 per la valutazione della risposta tumorale del carcinoma epatocellulare (HCC) trattato con terapie mirate o interventistiche
    • i criteri mRECIST vengo applicati esclusivamente per le lesioni tipiche che mostrano un enhencement arterioso intratumorale
    • mentre per la valutazione di lesioni atipiche per enhencement o in caso di malattia extraepatica si utilizzano i criteri RECIST 1.1
  • Secondo l’Associazione Europea per lo Studio del Fegato (EASL) il metodo ottimale per la valutazione della risposta al trattamento nell’HCC è la stima del tessuto tumorale vitale attraverso l’impiego di imaging con mezzo di contrasto
    • acquisizione in fase arteriosa con tecnica TC o RM
  • I criteri RECIST sono stati progettati principalmente per la valutazione degli agenti citotossici (chemioterapici)
    • non riguardano misure dell’attività antitumorale diverse dalla riduzione del tumore.
      • le valutazioni basate esclusivamente sui cambiamenti nelle dimensioni del tumore possono essere fuorvianti se applicate ad altri farmaci antitumorali, come terapie a bersaglio molecolare o altri interventi terapeutici
      • nel carcinoma epatocellulare (HCC), studi in letteratura hanno dimostrato una scarsa correlazione tra il beneficio clinico fornito da nuovi agenti come sorafenib o dalle terapie interventistiche locoregionali e i metodi convenzionali di valutazione della risposta.
        • nella valutazione di tali terapie è necessario tenere conto della necrosi tumorale indotta dal trattamento
        • la stima della riduzione dell’area tumorale vitale valutata utilizzando l’imaging radiologico con mezzo di contrasto come il metodo ottimale per valutare la risposta al trattamento
        • Il tumore vitale è stato definito come lesione con assorbimento del mezzo di contrasto nella fase arteriosa della TC o della RM.
        • la valutazione della risposta al trattamento dovrebbe tenere conto dell’induzione di aree necrotiche intratumorali nella stima della diminuzione del carico tumorale, e non solo di una riduzione delle dimensioni complessive del tumore

Regole di misurazione nella valutazione della risposta mRECIST

  • Misurazione del tumore vitale su TC o RM in fase arteriosa
  • Per misurare il diametro più lungo deve essere utilizzato lo stesso piano,
    • non necessariamente lo stesso livello né la stessa direzione di misurazione.
    • la misurazione dovrebbe evitare qualsiasi importante area di necrosi
  • Per essere selezionata come lesione target utilizzando mRECIST, una lesione HCC deve soddisfare tutti i seguenti criteri:
    • la lesione può essere classificata come lesione misurabile RECIST
      • la lesione può essere misurata accuratamente in almeno una dimensione ≥1 cm
    • la lesione è adatta per la misurazione ripetuta
    • la lesione mostra un enhancement arterioso intratumorale alla TC o alla RM con mezzo di contrasto
    • solo le lesioni ben delineate e con captazione arteriosa possono essere selezionate come lesioni bersaglio per mRECIST
  • Lesioni HCC precedentemente trattate con trattamenti locoregionali o sistemici possono o meno essere considerate idonee a essere selezionate come lesioni bersaglio per mRECIST:
    • se la lesione mostra un’area ben delineata di tumore vitale
      • enhancment al mezzo di contrasto in fase arteriosa ≥1 cm nel diametro più lungo, quindi può essere selezionata come lesione target
    • al contrario, se la lesione è scarsamente delimitata o mostra un enhancement atipico come risultato dell’intervento precedente, non può essere selezionata come lesione target per mRECIST
      • L’HCC di tipo infiltrativo deve essere considerato una lesione non target quando la massa mostra bordi poco definiti e pertanto non adatti per misurazioni accurate e ripetute
  • Regole di progressione: nello studio mRECIST per HCC, identico al RECIST convenzionale, la risposta complessiva del paziente è il risultato della valutazione combinata di lesioni target, lesioni non target e nuove lesioni 
    • un nodulo epatico appena rilevato sarà classificato come HCC (PD) quando dimensioni >1 cm e tipico pattern di enhancement
      • ipervascolarizzazione (wash-in) in fase arteriosa
      • wash-out in fase portale o tardiva
    • nuovi noduli epatici >1 cm con pattern di enhancement atipici possono essere diagnosticati come HCC (PD)
      • quando viene rilevata una crescita ≥ 1cm nella successiva TC o RM
    • la progressione della malattia (PD) potrà essere determinata retrospettivamente rispetto al momento in cui una lesione è stata rilevata per la prima volta mediante imaging
  • I criteri mRECIST per l’HCC hanno introdotto le seguenti modifiche al RECIST nella determinazione della risposta tumorale per le lesioni target:
    • Risposta completa: scomparsa di qualsiasi enhancement arterioso intratumorale in tutte le lesioni target
    • Risposta parziale: diminuzione di almeno il 30% nella somma dei diametri delle lesioni target vitali (enhancement al contrasto nella fase arteriosa), prendendo come riferimento la somma basale dei diametri delle lesioni target
    • Malattia progressiva: aumento di almeno il 20% nella somma dei diametri delle lesioni target vitali (enhancement), prendendo come riferimento la somma più piccola dei diametri delle lesioni target vitali (enhancement) registrati dall’inizio del trattamento
    • Malattia stabile: tutti i casi che non si qualificano né per una risposta parziale né per una malattia progressiva
  • Secondo mRECIST per l’HCC, la necrosi tumorale dovrebbe essere presa in considerazione quando si valuta la risposta delle lesioni non target
    • la scomparsa dell’enhancement arterioso intratumorale nelle lesioni non target dovrebbe essere considerata equivalente alla scomparsa delle lesioni non target e, pertanto, dovrebbe dichiarare la risposta completa delle lesioni non target
    • la persistenza dell’enhancement arterioso intratumorale in una o più lesioni non target dovrebbe essere considerata equivalente alla persistenza di una o più lesioni non target e, pertanto, dovrebbe dichiarare risposta incompleta/malattia stabile
    • la comparsa di una o più nuove lesioni e/o la progressione inequivocabile di lesioni esistenti non bersaglio dovrebbero indicare una progressione della malattia
  • Raccomandazioni speciali per la valutazione della risposta tumorale nelle lesioni non bersaglio in pazienti con HCC e cirrosi:
    • Trombosi della vena porta
      • la trombosi maligna della vena porta deve essere considerata una lesione non misurabile a causa della difficoltà di eseguire misurazioni coerenti del trombo maligno durante il corso del trattamento
    • Linfonodo ilare epatico
      • i linfonodi rilevati a livello dell’ilo epatico possono essere considerati maligni se l’asse corto dei linfonodi è di almeno 20 mm
        • l’evidenza di linfonodi reattivi all’ilo epatico è un reperto comune nei pazienti affetti da cirrosi indipendentemente dalla presenza di un HCC
    • Versamento pleurico e ascite
      • La pubblicazione originale RECIST specifica che la conferma citologica della natura neoplastica di qualsiasi versamento che compaia o peggiori durante il trattamento è necessaria quando il tumore misurabile ha soddisfatto i criteri di risposta o di malattia stabile
        • l’esame citologico del liquido raccolto consentirà di differenziare tra risposta o malattia stabile (un versamento può essere un effetto collaterale del trattamento) e malattia progressiva (se viene confermata l’origine neoplastica del liquido)
          • la comparsa o l’aumento dell’ascite è un evento comune durante il corso del trattamento in un paziente cirrotico, che può essere dovuta al peggioramento della malattia epatica cronica sottostante e non essere correlato alla progressione del cancro
          • anche altri versamenti, come il versamento pleurico, possono non essere correlati alla progressione del cancro ed essere causati dall’insufficienza epatica
  • Raccomandanzioni ulteriori in relazione al quadro di cirrosi
    • un nodulo epatico di nuova rilevazione sarà classificato come HCC – e quindi sarà dichiarato come evidenza di progressione – quando il suo diametro maggiore è di almeno 1 cm e il nodulo mostra il tipico pattern vascolare dell’HCC all’imaging dinamico
      • ipervascolarizzazione in fase arteriosa
      • washout nella fase venosa portale o venosa tardiva
    • le lesioni epatiche più grandi di 1 cm che non mostrano un tipico pattern vascolare possono essere diagnosticate come HCC mediante l’evidenza di una crescita con intervalli di almeno 1 cm nelle scansioni successive
    • un singolo evento radiologico verrà giudicato in retrospettiva come progressione nel momento in cui è stato rilevato per la prima volta mediante tecniche di imaging, anche se criteri rigorosi sono stati soddisfatti solo nei successivi test radiologici


Tratto da Radiology Assistant

Tratto da Radiology Assistant

Bibliografia